14 Panchine per visitare tutta la città di Morsasco
- Percorso dell’andata: 7 panchine, 52 minuti, 4,1 km;
- Percorso del ritorno: 7 panchine, 40 minuti, 2,9 km;
Panchina Delle Donne
Tanti anni fa una ragazza si sedeva ogni dì su questa panchina.
Leggeva, scriveva e disegnava ogni giorno faceva qualcosa di diverso, sempre accompagnata dalla sua sciarpa rossa.
La vita per lei non era facile ma questa panchina era la sua parentesi di felicità.
Un giorno lasciò qui la sua sciarpa rossa e l’indomani… come per magia…. la panchina ne assunse il colore diventando #Rossa
Panchina Delle Poste
La panchina della posta, la conoscete tutti!
Quante volte ci siamo seduti lì in attesa del nostro turno. Pensate che, secondo una leggenda che a noi piace pensare sia vera, un paio di secoli fa qualcuno qui attendeva la risposta della persona amata.
Nell’800, proprio qui, una ragazza ed un ragazzo posavano le loro lettere d’amore. Essendo di classi sociali diverse le rispettive famiglie ostacolavano la loro storia e gli impedivano di vedersi, così l’unico modo che avevano per comunicare erano le lettere, che si scambiavano qui.
Da questa corrispondenza sono nate le Poste di Morsasco.
Gira voce che posare una lettera d’amore qui porti fortuna.
Panchina Dei Giardini
Quante volte ci siamo seduti qui a guardare i nostri figli giocare e crescere! Quante volte i nostri genitori hanno fatto lo stesso con noi, sempre qui!
Siamo ai giardini di Morsasco. In questa panchina abbiamo vissuto momenti di svago, divertimento e le emozioni dei nostri primi baci.
Tutti i bambini e tutti i genitori di Morsasco sono passati di qui!
Questa panchina conosce tutte le tasche dei nostri jeans!
Panchina di San Sebastiano
Quante volte i nostri antenati, nonni e genitori si sono seduti qui mentre andavano ad invocare l’intercessione di San Rocco e San Sebastiano nella vicina Chiesa a loro dedicata!
Invocati come protettori per epidemie, malattie del bestiame e catastrofi naturali, la devozione verso di loro era forte a tal punto che, nel 1898, quando l’edificio stava per crollare, i morsaschesi lo ricostruirono in meno di due mesi (dal 7 maggio al 29 giugno!)
Questa panchina ha ascoltato le preoccupazioni dei nostri avi mentre oggi, come le altre panchine del nostro territorio, è pronta a raccontarci le sue storie.
Panchina Del Municipio
Credo sia superfluo dire dove si trovi questa panchina.
A Morsasco non c’è persona che non si sia mai seduta qui: siamo proprio davanti al Municipio. In attesa di entrare o appena usciti: persone comuni, sindaci, consiglieri e assessori.
Questa è forse la panchina più rappresentativa del nostro paese e, come tutte le altre, cela una storia.
Panchina della Porta di Morsasco
Attese…
Quante persone da qui avranno atteso per poter entrare nel nostro paese? Ogni centro abitato era fortificato, questa era la porta di Morsasco, La Prima!
Ho fatto un sogno ed ho immaginato il medioevo: ho sognato cavalieri a protezione del borgo, ed un enigma da risolvere come chiave di ingresso al paese!
Solo a chi, trovava la soluzione dopo ore di studio e meditazione trascorse su questa panchina, i Cavalieri concedevano l’ingresso.
Le nostre tradizioni sono piene di indovinelli, storielle, leggende ed aneddoti che potrete scoprire con il vostro cellulare!
Panchina di Sotto le mura
Quante volte da ragazzo mi sono seduto qui ad ammirare i fuochi di San Guido, patrono di Acqui Terme!
Tutti gli anni lo spettacolo pirotecnico radunava una moltitudine di Morsaschesi!
Qui conobbi Marzia, abitava nella casa Bianca di Dreulic!
Questa panchina per me e Marzia ha un valore affettivo immenso, ha scritto momenti importanti della nostra storia e continua ad accompagnarci nelle nostre avventure.
Proprio qui, a Dreulic, sotto le mura del Castello di Morsasco, abbiamo dato vita ad un progetto turistico! Alloggi accoglienti per una vacanza alla scoperta delle bellezze del Monferrato.
Panchina di San Bartolomeo
Vicino a questa panchina troverete la Chiesa Parrocchiale di Morsasco dedicata a San Bartolomeo, il patrono di Morsasco.
All’interno possiamo ammirare opere d’arte dei più grandi artisti del nostro territorio. Pietro “Il Muto” di Toleto ha decorato l’altare, i quadri del Monevi di Visone e una tela è stata attribuita al Beccaria.
Chissà che proprio qui, tutti questi immensi artisti, non si siano riposati dopo il loro lavoro. A noi piace pensare che sia così.
Perché in fondo, anche una semplice panchina può celare una storia.
Panchina Del Boia
Pensate… questo era l’ultimo posto dove molte persone si sedevano prima di perdere… la testa.
Qui vicino a questa panchina, sotto la Torre dell’Orologio, abitava il boia che eseguiva le condanne a morte dei detenuti provenienti dalle carceri del castello. Chissà quante persone, hanno atteso il loro destino riflettendo sulla loro esistenza!
Oggi, invece, io da qui rifletto sul fatto che ogni angolo del nostro paese ha qualcosa da raccontarci.
Panchina L’Ursò
Qui siamo nella piazza centrale di Morsasco e questa panchina è il ritrovo per eccellenza per noi morsaschesi.
Quanti incontri, appuntamenti, risate, scherzi, sbronze e litigate.
Insomma, questo è il nostro meeting point, e come poteva non fare parte dello speciale percorso dedicato alle panchine?
Panchina Campo Sportivo “Gaetano Scirea”
Quante volte davanti a questa panchina da bambini abbiamo corso dietro ad un pallone sognando di emulare le gesta del campione a cui è ora dedicato il campo sportivo?
Un giorno da bambino ho fatto un sogno: stavamo giocando una partitella tra amici, di quelle che non finiscono mai. Eravamo in svantaggio ed il difensore più bravo cadde facendosi male. Avevamo bisogno di un sostituto e proprio in quel momento arrivò lui. Non ricordo come finì perché mia mamma mi tirò giù dal letto per andare a scuola!
Però sicuramente la vincemmo!
Gaetano Scirea, ha scelto di diventare nostro compaesano, il Capitano della Nazionale Campione del Mondo 1982 e sarà per sempre legato al nostro paese!
In quanti lo abbiamo visto correre sui campi da calcio, ci piace immaginare sia Lui, ora, a guardarci dall’alto giocare.
Panchina Ai Caduti di Morsasco
Questa non è una vera e propria panchina, ma quanti di noi si sono seduti qui su questi gradini, magari a ridere e scherzare? Forse anche un po’ superficialmente.
Qui dietro ci sono scritti i nomi dei caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale partiti proprio da qui, dalla piazza principale del nostro piccolo paese.
Giovani Eroi che hanno dato la vita per la patria. Ecco perché vogliamo chiamarla “Panchina degli Eroi”
Panchina di San Vito
Serio, pensieroso, riflessivo, a cosa sta pensando Franco seduto sulla panchina situata vicino alla Chiesa di San Vito? Si starà riposando dopo un lungo viaggio come qualcun altro prima di lui?
Avete mai sentito parlare del carcere di San Vittore?
Non tutti sanno che il santo a cui è dedicato il più famoso penitenziario di Milano ed il santo patrono di Morsasco sono la stessa persona. San Vittore (venerato qui da noi con il nome di San Vito) è il protettore dei carcerati e degli esuli. Fu messo in prigione e sottoposto ad atroci torture per non aver rinunciato alla propria fede. Riusci ad evadere e scappare.
Viaggiò a lungo, ma fu trovato e decapitato.
A noi piace pensare che durante la sua fuga, San Vito, dopo un lungo viaggio si riposò su una pietra, trasformata poi in una panchina.
Per questo motivo l’abbiamo chiamata PANCHINA DEL VIAGGIATORE
Bike Point La Rossa
Su questa “panchina” quanti ciclisti si sono fermati a riposarsi e ristorarsi.
Ci troviamo a casa mia, all’Agriturismo La Rossa, dove ho voluto creare un punto di ritrovo per gli appassionati di bike.
Io amo il nostro territorio e credo che le nostre colline e i nostri paesaggi magnifici siano perfetti da percorrere in bicicletta, sia per gli sportivi agonisti e sia per i semplici appassionati come me.
Proprio per questo motivo ho voluto dedicare un angolo della Rossa a tutte le persone che praticano sport, in particolare, a coloro che vanno in bicicletta!